Chi non paga tasse o contributi può essere escluso dal Codice degli appalti

La nuova norma introdotta dal decreto Semplificazioni che integra le cause di esclusione dalle gare pubbliche, contenute nell’articolo 80 del Codice degli appalti in presenza di accertamenti fiscali non definitivi, potrebbe comportare l'esclusione di molte imprese dalle procedure di appalto.

L’esclusione potrebbe scattare in presenza di gravi violazioni come disciplinate dall’articolo 80 del codice appalti. In estrema sintesi si tratta di rettifiche per somme superiori a 5mila euro: l’entità di tale importo di fatto rende “grave violazione” tutte le contestazioni.

La nuova disposizione prevede che un operatore economico possa essere escluso dalla partecipazione a una procedura se la stazione appaltante sia a conoscenza e possa dimostrare che non abbia ottemperato agli obblighi relativi al pagamento delle imposte e tasse o dei contributi previdenziali non definitivamente accertati qualora tale mancato pagamento costituisca una grave violazione

La norma genera parecchie perplessità ma soprattutto non pare siano stati adeguatamente ponderati i suoi effetti.

Innanzitutto non sembra sia stato valutato che molte contestazioni fiscali sono spesso l'esito di personali interpretazioni dei funzionari/verificatori che, almeno in un caso su tre (secondo le ultime statistiche sul contenzioso) sono poi annullate dai giudici.

Si pensi a tutte le ipotesi in cui, ad esempio, per la quantificazione dei maggiori ricavi i verificatori applicano percentuali di ricarico esagerate o prive di riscontro concreto nella realtà. Si giunge così a contestazioni anche molto elevate di asserite somme sottratte al fisco che tuttavia il contribuente non ha mai evaso. 

Vi sono poi tutte le contestazioni sulle fatture soggettivamente inesistenti dove viene richiesta l’Iva sugli acquisti perché secondo i verificatori il contribuente si sarebbe dovuto accorgere che il proprio fornitore non rispettava gli obblighi fiscali, senza considerare che non ha tratto alcun beneficio da questi illeciti (avendo lui pagato l'Iva al fornitore) e che per scoprirlo la Gdf o l’agenzia delle Entrate ci ha impiegato degli anni.

Si rischia, in sostanza, di escludere aziende da gare pubbliche immotivatamente.