Decreto Rilancio

ECOBONUS 110%
Ecobonus e sismabonus al 110% a condizione che ci sia il migliormento di due classi energetiche, ovvero se non possibile, il conseguimento della classe enrgetica più alta, da dimostrare mediante l’attestato di prestazione energetica (Ape).
Viene inoltre chiarito che al miglioramento della classe energetica può contribuire, oltre ai tre interventi trainanti del superbonus (cappotto termico, caldaie a pompe di calore e a condensazione) anche l’installazione dei pannelli solari che possono essere aggregati all’intervento principale accedendo pure allo sconto del 110%.

BONUS AUTONOMI
Si proroga in automatico per il mese di aprile l’indennizzo di 600 euro, previsto a marzo per una platea di quasi 5 milioni di autonomi: professionisti non iscritti agli ordini, Co.co.co. in gestione separata, artigiani, commercianti, coltivatori diretti, coloni e mezzadri, stagionali dei settori del turismo e degli stabilimenti termali, lavoratori del settore spettacolo, lavoratori agricoli. A maggio l’indennizzo sale a mille euro, ma è soggetto ad alcune condizioni: è riconosciuto ai liberi professionisti titolari di partita Iva, non in pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, che abbiano subito una riduzione di almeno il 33% del reddito nel secondo bimestre 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019.
Ai professionisti ordinisti che hanno avuto una riduzione del 33% (600 euro gestiti dalle casse). Mentre artigiani, commercianti e coltivatori diretti, che hanno preso l’incentivo, per maggio vengono ricompresi nell’insieme di società di persone e capitali e rientrano nell’ambito dell’attività dell’Agenzia delle Entrate, che eroga indennizzi a fondo perduto alle imprese che hanno subito un calo del 33% del fatturato. Gli indennizzi sono parametrati alla perdita di fatturato, con un valore minimo di mille euro.

BONUS SPORTIVI
Prevede per i mesi di aprile e maggio 2020, un’indennità pari a 600 euro in favore dei lavoratori sportivi impiegati con rapporti di collaborazione, riconosciuta dalla società Sport e
Salute S.p.A., nel limite massimo di 200 milioni di euro per l’anno 2020. Detto emolumento non concorre alla formazione del reddito e non è riconosciuto ai percettori di altro reddito da
lavoro e del reddito di cittadinanza. Ai soggetti già beneficiari per il mese di marzo 2020 dell’indennità ex articolo 96 del decreto-legge n. 18 del 2020, la medesima indennità pari a
600 euro è erogata, senza necessità di ulteriore domanda, anche per i mesi di aprile e maggio 2020.

FONDO PERDUTO
Gli indennizzi a fondo perduto saranno parametrati alla perdita di fatturato tra aprile 2020 e lo stesso mese del 2019. La doppia condizione di base è non aver avuto nel 2019 un giro d’affari superiore a 5 milioni e che tra i due mesi di aprile a raffronto si sia subita una perdita del fatturato o dei compensi di almeno un terzo. L'indennizzo si calcola applicando una percentuale alla differenza di fatturato registrata: 20% per chi nel 2019 ha avuto ricavi o compensi fino a 400mila euro; 15% oltre 400mila euro e fino a 1 milione; 10% oltre 1 milione e fino a 5 milioni (nel caso più generoso in assoluto si può arrivare a 41mila euro). C’è comunque un minimo di 1.000 euro per le persone fisiche e di 2mila euro per le aziende. Nell’ultimo testo, tra i beneficiari sono entrati i soggetti titolari di reddito agrario.

RINVIO DEI VERSAMENTI
Slittano al 16 settembre i versamenti di imposte e contributi sospese nei mesi di marzo, aprile e maggio per imprese e professionisti colpiti dall’emergenza sanitaria e dalle norme di contenimento in vigore dall’8 marzo scorso. Il pagamento potrà avvenire in unica rata o dilazionato in 4 rate di pari importo a partire sempre dal mese di settembre.

SCONTO IRAP
Non si versa il saldo e il primo acconto Irap di giugno per imprese e professionisti con volume di ricavi fino a 250 milioni di euro. Lo sconto si applica anche agli Enti non commerciali. Si tratta di un beneficio che riguarda 2 milioni di imprese e che, a conti fatti, rappresenta uno sconto di circa 4 miliardi di euro.

BONUS AFFITTI
La norma prevede, per i soggetti esercenti attività d’impresa, arte o professione, l’istituzione di un credito d’imposta nella misura del 60 per cento dell'ammontare mensile del canone di
locazione di immobili a uso non abitativo destinati allo svolgimento dell’attività industriale, commerciale, artigianale, agricola, di interesse turistico o all'esercizio abituale e professionale dell’attività di lavoro autonomo. Il credito spetta ai soggetti con ricavi o compensi non superiori a 5 milioni di euro nel periodo d’imposta precedente. Il comma 2 stabilisce che, in caso di contratti di servizi a prestazioni complesse o di affitto d’azienda, comprensivi di almeno un immobile a uso non abitativo destinato allo svolgimento dell’attività industriale, commerciale, artigianale, agricola, di interesse turistico o all'esercizio abituale e professionale dell’attività di lavoro autonomo, il credito d’imposta spetti nella misura del 30 per cento dei relativi canoni.
Ai sensi del comma 3, il credito di imposta spetta alle strutture alberghiere indipendentemente dal volume di affari registrato nel periodo d’imposta precedente.
Condizione necessaria per fruire del credito d’imposta commisurato all’importo versato nel periodo d’imposta 2020 con riferimento a ciascuno dei mesi di marzo, aprile e maggio è che i soggetti locatari, se esercenti un’attività economica, abbiano subito una diminuzione del fatturato o dei corrispettivi di almeno il 50 per cento nel mese di riferimento rispetto allo
stesso mese del periodo d’imposta precedente.
Il credito d’imposta è utilizzabile nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta di sostenimento della spesa ovvero in compensazione, successivamente all'avvenuto pagamento dei canoni.

BONUS SANIFICAZIONE
Ai soggetti esercenti arti e professioni, agli enti non commerciali, compreso il Terzo del settore e agli enti religiosi civilmente riconosciuti viene riconosciuto, sulle spese di sanificazione degli ambienti e degli strumenti utilizzati, e di acquisto di dispositivi di protezione individuale e di tutela della salute, un credito d’imposta pari al 60% fino ad un massimo di 60.000 euro per ciascun beneficiario, nel limite complessivo di 200 milioni di euro per l’anno 2020.

RIDUZIONE BOLLETTE
Per le bollette delle piccole e medie imprese arriva un taglio da 600 milioni per i mesi di maggio, giugno e luglio, che passa attraverso la rimodulazione della componente fissa della spesa energetica. L’intervento normativo, prevede che l’Autorità ridetermini le tariffe di distribuzione e misura
dell’energia elettrica al fine di: a) azzerare le attuali quote fisse indipendenti dalla potenza relative alle tariffe di rete e agli oneri generali per tutti i clienti non domestici alimentati in
bassa tensione b) Per i soli clienti non domestici alimentati in bassa tensione con potenza disponibile superiore a 3,3 kW, le tariffe di rete e gli oneri generali saranno rideterminate al
fine di ridurre ulteriormente la spesa applicando una potenza “virtuale” fissata convenzionalmente pari a 3 kW, senza che a ciò corrisponda alcuna limitazione ai prelievi da parte dei medesimi clienti.La misura, secondo le stime della stessa Arera, dovrebbe riguardare almeno 3,7 milioni di pmi.

DURC ANCORA VALIDI
Nel decreto trova posto anche il salvataggio dei Durc scaduti dal 31 gennaio al 16 maggio scorso. Con una modifica al decreto Cura Italia i Documenti di regolarità contributiva necessari alle imprese per partecipare alle gare di appalto sono validi fino al 15 giugno 2020.

STOP A CARTELLE E ACCERTAMENTI
Il governo blocca la notifica ad imprese e cittadini di circa 30 milioni di atti tra accertamenti e cartelle esattoriali che sarebbe dovuta ripartire dal prossimo 1° giugno e concludersi il 31 dicembre. Il decreto “Rilancio” prevede in particolare che l’agente della riscossione riprenderà a notificare le cartelle esattoriali a partire dal 1° settembre 2020. Per quanto riguarda gli atti di accertamento o avvisi bonari il Fisco potrà lavorarli entro il 31 dicembre 2020. Per la notifica se ne parlerà nel 2021 a partire dal 1° gennaio ed entro il 31 dicembre del prossimo anno.

REDDITO DI EMERGENZA
Nasce il Rem, il reddito di emergenza, il nuovo strumento per tutelare circa 1 milione di nuclei in difficoltà e finora esclusi dagli attuali sussidi. Il Rem oscilla da 400 a 800 euro a seconda del nucleo familiare; ed è erogato in due quote. Le domande si presentano all’Inps entro il mese di giugno. Per ottenere il Rem occorrono, cumulativamente: residenza in Italia, reddito familiare inferiore al Rem spettante, patrimonio mobiliare familiare 2019 inferiore a 10mila (massimo fino a 20mila euro), e Isee inferiore a 15mila euro.

CONGEDI E BABY SITTER
Vegono prorogati i congedi parentali fino a un massimo di 30 giorni per genitori lavoratori dipendenti del privato con figli di età non superiore a 12 anni che riceveranno un’indennità al 50% della retribuzione. In alternativa è consentito di cumulare il bonus baby sitter da 600 euro del Dl cura Italia che diventa di 1.200 euro per chi non l’ha ancora ottenuto, da spendere anche per i centri estivi e i servizi integrativi all’infanzia.