Il Governo ha fatto marcia indietro sulla possibilità di scontare o cedere i crediti edilizi. Vengono prorogati al 2024 sia la cedibilità dei crediti sia gli sconti in fattura per ecobonus, facciate, ristrutturazioni e sismabonus. Per il Superbonus al 110% non è stata modificata la norma che inibisce l'accesso per coloro che hanno un Isee maggiore di 25mila per le unità unifamiliari se non hanno presentato la cila entro il 30/09/2021, anche se molto probabilmente tale limite dovrebbe essere rivisto dal Parlamento.
Inoltre ha intensificato i controlli per evitare la cessione o lo sconto di crediti fittizi.
Per evitare questi fenomeni ora la cessione del credito o lo sconto in fattura per il bonus facciate, bonus ristrutturazioni e sisma bonus, saranno accompagnati dal visto di conformità come avviene per il superbonus 110%.
Altra novità che va segnalata è l’arrivo del prezzario per i bonus edilizi diversi dal 110% per scoraggiare comportamenti illeciti. Secondo quando prevede l’articolo 1 del decreto approvato ieri, sarà il ministero della Transizione Ecologica a fissare i valori massimi per alcune categorie di beni.
Infine vengono introdotti dei controlli preventivi e nuovi poteri al Fisco in chiave di contestazione per possibili violazioni e utilizzi indebiti dei crediti. L’agenzia delle Entrate, infatti, in caso di profili di rischio elevati può sospendere preventivamente per 30 giorni l’efficacia delle comunicazioni con cui si possono cedere i bonus edilizi o si possono ottenere sconti in fattura. Profili di rischio che il decreto individua, tra l’altro, nella coerenza e nella regolarità dei dati indicati nelle comunicazioni e nelle opzioni con i dati presenti nell’Anagrafe tributaria o già possesso del Fisco, nonché nei dati relativi ai crediti oggetto di cessione e ai soggetti che effettuano le operazioni a cui questi crediti sono correlati, sempre sulla base delle informazioni presenti nell’Anagrafe tributaria o comunque in possesso delle Entrate. Trascorsi i trenta giorni, se i rischi di frode decadono le comunicazioni di cessione dei crediti continuano il loro corso, in caso contrario queste comunicazioni si considerano non effettuata, con invio telematico del Fisco dell’esito del controllo preventivo al soggetto che l’ha trasmessa.